Festival 2015 - Presentazione
Dal 7 all'11 aprile 2015 si svolgerà la terza edizione del Festival dei diritti dei ragazzi, organizzata dall’Ufficio Scuola della Diocesi di Nola, dalla Cooperativa Sociale “Irene ‘95” di Marigliano e dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Beni Culturali del Comune di Nola.
È un festival che nasce “dal basso”, nella logica della comunità educante, tra una rete di soggetti pubblici e privati (scuole, amministrazioni comunali, enti no-profit, associazioni…) accomunati da un patto «dall’intento di impegnarci a creare un movimento educativo e sociale che contribuisca attivamente a conseguire il fine del rispetto e della promozione della dignità delle ragazze e dei ragazzi del nostro territorio» (dalla “Carta d’intenti” del Festival).
A questa edizione partecipano oltre ai promotori, sia nella fase della progettazione che in quella di realizzazione, 21 scuole di ogni ordine e grado e ventiquattro associazioni ed enti no-profit del territorio regionale campano.
L’idea del festival nasce dalla constatazione che mentre si procede speditamente (e forse “spudoratamente”) sul fronte dell’affermazione/annuncio dei cosiddetti diritti individuali, si rischia un notevole arretramento sul fronte della garanzia dei diritti essenziali dei bambini e dei ragazzi che, nel migliore dei casi, sono l’appendice “minore” del mondo degli adulti. Pensiamo all’organizzazione delle città in termini di spazi per il gioco e la socializzazione; alle condizioni in cui versa l’edilizia scolastica e la stessa organizzazione di alcune istituzioni scolastiche; alla mancata offerta di servizi per la prima infanzia (nidi, ludoteche…); alla persistente diffusione di maltrattamenti, abusi e violenze, soprattutto entro le mura domestiche e alla conseguente necessità di allontanare i bambini dalla propria famiglia. Abbiamo quindi deciso di creare uno spazio/tempo annuale di confronto, riflessione e, soprattutto, di incontro sui diritti dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, affinché cresca l'attenzione alla tutela dei loro diritti e al loro protagonismo nella comunità, ritrovandoci come “comunità educante” del territorio, in costruzione permanente, superando autoreferenzialità e progettualità isolate ed autonome, fini a se stesse.
Il Festival di quest’anno si incentra sullo slogan “Siamo tutti migranti”.